Sezione Gruppi Misti (fra associati CIP ed esterni)
GRUPPO MALINCONIA-VIOLENZA
Il gruppo ha iniziato a lavorare nel 2018 sul tema della malinconia e sui profili clinici e successivamente si è interessato alla questione della violenza. Del gruppo fanno parte: Jagoda Ban, Ilaria Detti, Maria Letizia Lironcurti, Vania Ori , Anna Passaponti e Alessandra Sbolci. Coordinano: Maria Letizia Lironcurti, Vania Ori e Anna Passaponti.
In questi anni il gruppo ha prodotto molto materiale sul tema della malinconia e si prevede di organizzare appena possibile, degli incontri pubblici dedicati a questo tema.
Per quest’anno, il testo guida sarà quello di Roland Gori, Un mondo senz’anima. La fabbrica dei terrorismi; il testo verrà introdotto da qualcuna del gruppo a rotazione e, se ritenuto utile, letto assieme durante la riunione.
La bibliografia ha ricompreso i seguenti testi, su cui si è lavorato negli anni precedenti:
- S.Freud, Lutto e Melanconia;
- J.Kristeva, Sole nero;
- M.C. Lambotte, Il discorso melanconico;
- Hannah Arendt, L’umanità in tempi bui;
- Aldo Rescio, L’uomo, l‘amore e la melanconia.
La bibliografia di quest’anno, oltre al testo di R.Gori, comprende:
- H.Arendt, L’umanità in tempi bui;
- H.Arendt, Sulla violenza;
- M. Recalcati, Le nuove melanconie;
- P. Aulagnier, Osservazioni sul masochismo primario dal testo AA.VV;
- Per Freud, Saggi sul pensiero freudiano.
Le riunioni hanno cadenza mensile e si tengono in orario 17,30-19 ancora via Zoom.
Per chi è interessato a partecipare e per informazioni,può essere contattata Ilaria Detti: ilaria.detti@extimite.it
GRUPPO LIBERTA’ E LINGUAGGIO
Il Gruppo è iniziato nell’autunno del 2020 a seguito dell’esperienza del seminario La psicanalisi oltre la Pandemia condotto da Ettore Perrella e tuttora prosegue con un lavoro dedicato al linguaggio nei suoi molteplici aspetti legati alla psicanalisi, alla soggettività e alla relazione con l’altro. Del gruppo fanno parte: Maria Letizia Lironcurti, Patrizia Lupi, Vania Ori, Silvia Pilati e Maria Concetta Pinto.
La bibliografia ricomprende testi su cui si è lavorato nella sessione autunnale scorsa e testi nuovi:
- S. Freud, Significato opposto delle parole primordiali;
“ Il disagio della civiltà;
“ Psicologia delle masse e analisi dell’io.
- J.Lacan, Seminario I, Gli scritti tecnici di Freud (Infra sul cattivo linguaggio);
- M.Manghi, Avvertenze sulla neolingua attualmente parlata da tutti; www.lacan-con-Freud.it
- Serge Leclaire, Colui che la sostiene è analista, scritto tradotto a cura di Moreno Manghi;
- Bruno Bettelheim, Freud e l’anima dell’uomo. Saggio sul linguaggio della psicanalisi, concetti di base e sulle parole chiave e introduzione all’opera di Freud;
- De Saussure, Corso di linguistica generale;
- G. Zagrebelsky, Sulla lingua del tempo presente;
- Giuseppe Antonelli, Il mondo visto dalle parole;
- P.Rumiz, Il filo infinito;
- D. Winnicot, Gioco e realtà.
“ Sviluppo affettivo e ambiente.
“ Dalla pediatria alla psicanalisi
- Mahler, Le psicosi infantili;
- Carlo Michelstaedter, La persuasione e la retorica.
“ Epistolari
- R. Barthes, Frammenti di un discorso amoroso;
- F.Lolli, Prima di essere io. Il vivente, il linguaggio e la soggettivazione.
Il gruppo si riunisce ogni 15 giorni, via Skype. Per chi è interessato a partecipare al gruppo, può essere contattata Silvia Pilati: spilati50@gmail.com
GRUPPO SULLA FORMAZIONE
Il Gruppo, iniziato nel 2020, a seguito dell’esperienza del seminario La psicanalisi oltre la Pandemia condotto da E.Perrella, ha come tema elettivo la psicanalisi come pratica formativa degli individui.
Del Gruppo fanno parte: Alfonso Lombardi, Maria Rumanò, Giovanni De Santi, Matteo Barbiero e Erika D’Incau che ne è coordinatrice.
Gli incontri si svolgono ogni 15 giorni e prima di ogni incontro 2 partecipanti scrivono qualcosa sul capitolo che hanno scelto (quindi di volta in volta vengono letti 2 capitoli del testo scelto). Alcune volte si tratta di lavori personali, altre di riassunti.
I testi di riferimento sono:
- E.Perrella, La ragione freudiana. Volume II. La formazione degli analisti e il compito della psicanalisi.
- E. Perrella, Dietro il divano. Lettera-manuale per giovani analisti (se ce ne sono ancora).
Per chi è interessato a partecipare al gruppo, può essere contattata Erika D’ Incau: dincau.erika@gmail.com
Sezione Gruppi C.I.P.
GRUPPO CLINICA DELL’ESTREMO
Il Gruppo è iniziato nel 2021, a seguito dell’esperienza del seminario La psicanalisi oltre la Pandemia condotto da E.Perrella.
Del Gruppo fanno parte: Cristina Costalonga, Erika D’incau, Vania Ori e Ingrid Iencinella che ne è coordinatrice.
“In esse [le cliniche dell’estremo] riunisco campi clinici quali (i traumi in genere, i traumi da guerra, le malattie somatiche, le cure palliative, la perinatalità, i grandi prematuri, i cerebrolesi, il morbo di Alzheimer, l’invecchiamento, le deportazioni, le torture, la criminalità organizzata, la precarietà sociale, i Senza Fissa Dimora, ecc.) il cui tratto comune è la nozione dell’estremo, vale a dire quel che ci conduce ai confini:
- di ciò che è pensabile,
- di ciò che è simbolizzabile o soggettivabile,
- di ciò che è condivisibile,
- o ancora, e soprattutto, ai confini dell’umano: è la questione che attraversa come un filo rosso tutte queste cliniche, le quali inevitabilmente interrogano l’appartenenza all’umanità ed evocano la questione del post-umano”.
(da “Le cliniche dell’estremo. La psicoanalisi come pratica possibile”, di Simone Korff-Sausse, ed. Poiesis, 2017, pg. 5):
Nella sessione di lavoro trascorsa (gennaio-luglio 2021) il gruppo ha prevalentemente lavorato sul testo della Sausse; nella ripresa autunnale, il gruppo leggerà il testo di F. Lolli, Prima di essere Io. Il vivente, il linguaggio, la soggettivazione”. (ed. Orthotes).
In questo testo l’autore utilizza la psicoanalisi freudiana e lacaniana, per investigare in maniera speculativa sul senso del vivente proprio a partire dal grave handicap mentale: l’interrogazione è rivolta al versante esistenziale, su vite umane al limite e sulla posizione etica rispetto ad esse.
A questi testi se ne possono aggiungere altri in corso d’opera, anche in base a quanto emergerà durante gli incontri. A rotazione qualcuna si incarica di introdurre il capitolo; se ritenuto utile dal gruppo, si può leggere anche insieme; gli incontri hanno cadenza mensile e si svolgono tramite google meet.
Per chi è interessato a partecipare al gruppo, può essere contattata Ingrid Iencinella: ingridiencinella@yahoo.it
ATELIER LINGUISTICO
Si tratta della recente proposta di Christine Dal Bon di lavorare sul tema del linguaggio e a questo riguardo ci ricorda che Benveniste scrive: ” A proposito della retorica onirica del sogno, Freud ha scoperto che il sogno parla. Ma che solo lo psicanalista è in grado di capire questo linguaggio”. Come possiamo, noi analisti, riprendere questa osservazione ma anche coglierla nella sua dimensione di scommessa? Retorica, sogno, linguaggio… La scommessa consisterebbe nel distaccarsi dal discorso psicanalitico ma di ritrovarlo, più in là, tramite lo studio della linguistica. La linguistica è erede della grammatica, coniata dagli antichi Greci. Furono di fatto i primi a parlare del linguaggio, cioè a considerarlo in quanto oggetto di studio e di interesse, cioè a parlare del fatto che parliamo. I Sofisti si facevano pagare le loro sedute di lavoro a un prezzo altissimo. Mentre da una parte Socrate rivendicava la possibilità di “una guerra civile delle parole” Aristotele, dall’altra parte, voleva chiarire i punti oscuri della lingua greca… voleva togliere al greco antico le sue caratteristiche e, principalmente, la sua polisemia. Rispetto al discorso psicanalitico, i principali linguisti sono Ferdinand de Saussure e Emile Benvéniste. Entrambi sono, in un certo modo, gli eredi di Lacan e di un Lacan assolutamente freudiano. Bel lapsus, è Lacan l’erede di loro due. Ricordiamoci il saggio di Freud “Sul significato opposto delle parole primordiali” del 1910. Il punto di partenza della proposta è di lavorare sulla linguistica, sulla lettura di questi due autori per cercare di comprendere i loro fondamenti e forse per arrivare, chissà, de surcroît, alla famigerata definizione del significante che rappresenta il soggetto per un altro significante.
Percorrere questi due autori per poi afferrare gli elementi che hanno permesso a Benvéniste di scrivere “Ma solo lo psicanalista è in grado di capire questo linguaggio”.
La frequenza dell’atelier sarebbe di un incontro al mese, tipo l’ultimo giovedì del mese, in serata.
Per chi è interessato a partecipare può contattare Christine Dal Bon: dalbonchristine@gmail.com